Terrone Lina

 
Terrone Lina

nato nel 1937
Roma

5 Racconti

4.7 min
Lina ha conosciuto il marito ad una festa. Abitavano vicino, tanto da potersi vedere dalla finestra. Sono stati fidanzati sei anni anche perché la madre di lui preferiva una ragazza con una migliore posizione. E allora lui, che già lavorava, decise di andare al dormitorio della fabbrica. E finalmente la madre smise di opporsi al matrimonio.
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4.7 min
Tornati dall’Australia rimasero cinque anni ad Anzio, poi si trasferirono a Cento e poi per tre mesi negli Stati Uniti. Poi sono tornati ad Anzio, lui ha continuato a lavorare nel settore delle moto e ha lavorato a Chieti da dove faceva il pendolare ogni fine settimana. Quando era sul punto di essere trasferito a Roma purtroppo è morto. Era ancora piuttosto giovane.
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3.9 min
Si giocava a campana o a nascondino o si faceva l’altalena sugli alberi. Erano otto fratelli e giocavano fra di loro. Lina si ricorda di una bambolina che il cane fece a pezzi. Mentre il fratello andava a caccia di uccellini con la fionda lungo il fiume. Lina ricorda che le maestre erano molto serie e che le punizioni erano terribili: in ginocchio sui sassolini. La sera in famiglia il padre raccontava dei suoi viaggi in Africa. Non c’era la luce e Lina che amava leggere, si portava la candela a letto.
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6.9 min
Il marito di Lina amava vedere posti nuovi. Già prima di sposarsi aveva cercato di andare in Brasile. Subito dopo sposati, con la prima bambina piccola, andarono in Australia. Già sulla nave durante il viaggio aveva imparato l’inglese. In Australia è nato il secondo figlio. Vivevano bene: avevano comprato casa, i bambini avevano tutte le scuole, il fine settimana andavano in giro. Finchè decisero di tornare, forse per la lontananza dalle famiglie. Ma Lina forse non sarebbe tornata.
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6.8 min
Durante la guerra il padre aveva continuato a lavorava nello stabilimento a Colleferro mentre la famiglia era sfollata vicino Paliano. Non era una gran casa, non c’era l’acqua. Erano otto figli e i più grandi aiutavano e badavano ai più piccoli. Da Paliano vedevano i bombardamenti su Colleferro che era bersaglio perché c’era l’industria bellica. Il cibo si comprava con la tessera. Ma abitando in campagna ci si aiutava allevando i conigli e galline.
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